Il Ciliegio (Sakura)
In Giappone è possibile trovare numerosissime varietà di fiori di ciliegio. La varietà più conosciuta, chiamata Somei Yoshino, si distingue per i 5 petali caratteristici dei più comuni fiori di ciliegio. Il numero di petali è un elemento estremamente importante per distinguere le diverse tipologie di fiore, nonché un modo per attribuire a questi diversi significati.
In Giappone così come in molti altri paesi dell'estremo Oriente è possibile trovare alcune varietà con un numero molto alto di petali, si può arrivare infatti anche a venti o più. Le cento varietà di fiori di ciliegio offrono infatti una morfologia spesso differente rispetto alle tipologie più comuni.
Questo è sicuramente stato un fattore di interesse per le varie religioni orientali, tanto che la bellezza caratteristica del fiore in questione ha reso possibile il riconoscimento di varie teorie spirituali legate al sakura. Il fiore a 5 petali richiama con molta probabilità il Buddismo e la divisione dei cinque orienti, o punti cardinali se si vogliono chiamare con una dicitura più specifica. Secondo questa attribuzione i quattro punti cardinali e il centro costituirebbero i cinque spazi vitali o punti di riferimento nella cultura buddhista giapponese.
Sempre cinque sono le parti in cui il dio del fuoco viene diviso secondo la cosmogonia nipponica. Da queste cinque parti nacque infatti l'antica montagna Oyamatsumi, uno dei rilievi più popolari e sacri del Giappone. Mitologia, religione e spiritualità si uniscono in un unico simbolo rappresentato dai petali del sakura. Questo sembra infatti convogliare in esso e nella sua perfezione l'intera filosofia e la storia di una delle popolazioni più antiche del pianeta. Per questo motivo il sakura è un fiore nazionale di estremo pregio, pur non essendo riconosciuto il fiore ufficiale del Giappone.
“Hana wa sakuragi, ito wa bushi “
(tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero)
Il sakura, nella sua perfezione e tenacia non può che venire associato anche all'ambito guerriero giapponese. Il Bushi ossia il perfetto cavaliere deve possedere tutte le caratteristiche che il sakura esalta nella sua estrema armonia. Questo deve infatti mostrare estrema lealtà e mantenere uno spirito puro come i fiori di ciliegio.
Deve inoltre essere onesto, coraggioso e consapevole di poter abbandonare la vita in un attimo proprio come il petalo del fiore di ciliegio che viene spazzato dal vento nel momento del suo splendore. Il samurai deve infatti avere piena consapevolezza delle proprie capacità e del suo destino, tanto da sacrificare la propria vita quando è necessario, al fine di proteggere il suo popolo e l'ideale per cui ha combattuto con coraggio.
La perfezione dei cinque petali del sakura deve essere vista dal samurai come un modello a cui tendere, un esempio a cui aspirare nei momenti difficili del suo cammino. Il distacco dall'albero, visto come il distacco dalla materialità della vita, deve considerarsi come atto sacro di dedizione al principio che ha determinato i propri voti.
Questa simbologia non è da considerare solo in relazione all'antica tradizione guerriera, ma ritroviamo la riproduzione del fiore di ciliegio anche sulle bombe ohka usate dai giapponesi nella Seconda Guerra Mondiale durante l'attacco alle navi americane. I Kamikaze stessi usavano il fiore di ciliegio come simbolo per rappresentare il proprio destino durante le varie battaglie. La loro missione suicida è infatti consacrata dal sakura come gesto di grandezza morale e sacrificio estremo. La morte in questo caso non rappresenta la fine della propria esistenza ma l'inizio della propria consacrazione spirituale verso un cammino di rinascita ed elevazione interiore, che è impossibile raggiungere conducendo la sola vita terrena.
(tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero)
Il sakura, nella sua perfezione e tenacia non può che venire associato anche all'ambito guerriero giapponese. Il Bushi ossia il perfetto cavaliere deve possedere tutte le caratteristiche che il sakura esalta nella sua estrema armonia. Questo deve infatti mostrare estrema lealtà e mantenere uno spirito puro come i fiori di ciliegio.
Deve inoltre essere onesto, coraggioso e consapevole di poter abbandonare la vita in un attimo proprio come il petalo del fiore di ciliegio che viene spazzato dal vento nel momento del suo splendore. Il samurai deve infatti avere piena consapevolezza delle proprie capacità e del suo destino, tanto da sacrificare la propria vita quando è necessario, al fine di proteggere il suo popolo e l'ideale per cui ha combattuto con coraggio.
La perfezione dei cinque petali del sakura deve essere vista dal samurai come un modello a cui tendere, un esempio a cui aspirare nei momenti difficili del suo cammino. Il distacco dall'albero, visto come il distacco dalla materialità della vita, deve considerarsi come atto sacro di dedizione al principio che ha determinato i propri voti.
Questa simbologia non è da considerare solo in relazione all'antica tradizione guerriera, ma ritroviamo la riproduzione del fiore di ciliegio anche sulle bombe ohka usate dai giapponesi nella Seconda Guerra Mondiale durante l'attacco alle navi americane. I Kamikaze stessi usavano il fiore di ciliegio come simbolo per rappresentare il proprio destino durante le varie battaglie. La loro missione suicida è infatti consacrata dal sakura come gesto di grandezza morale e sacrificio estremo. La morte in questo caso non rappresenta la fine della propria esistenza ma l'inizio della propria consacrazione spirituale verso un cammino di rinascita ed elevazione interiore, che è impossibile raggiungere conducendo la sola vita terrena.
Numerosi templi giapponesi contengono infatti piante di ciliegio; molte di esse vengono poste nei luoghi sacri dedicati a commemorare le vittime di guerre o i combattenti stessi di importanti battaglie nazionali. In questo caso il sakura è sia segno di omaggio nei confronti della loro lealtà e del loro coraggio che elemento di buon auspicio in vista della loro vita al di là della morte.