Il Drago (Ryu)
Il drago nella nostra cultura, quella occidentale, è spesso rappresentato, attraverso favole o leggende medioevali, come un essere maligno: il drago che sparge terrore tra le popolazioni distruggendone i villaggi, contro cui si lanciavano in battaglia i prodi cavalieri, che veniva visto volare sopra le teste degli uomini e sputare lance infuocate che incendiavano qualunque cosa colpissero.
Nella tradizione giapponese invece i draghi sono la rappresentazione fisica di tre divinità: il dio della pioggia, il dio del corpo delle montagne scure e il dio delle acque scure. Sono figure di grande potere, ma anche sagge, che forniscono ai mortali salute e conoscenza quando lo ritengono giusto. Essi vivono negli oceani, fiumi o laghi, ma hanno il potere di volare e regolano le nuvole e le tempeste (il fiato del drago si trasforma in nuvole, dalle quali ne scaturisce pioggia o fuoco).
Si dice che i draghi siano composti da parti di differenti animali della terra:
testa di cammello, naso di cinghiale, criniera di cavallo, squame della carpa (117 squame in totale di cui 81 Yang buono e 36 Yin cattivo), corna di cervo, occhi di coniglio (o di tigre), orecchie di toro, corpo e pancia di serpente, bocca e barbe di tigre, baffi del gambero reale, artigli dell'aquila e coda di fenice. Questi animali sono in parte animali 'positivi', in parte 'negativi', nel drago Ying e Yang si bilanciano. Il drago maschio è rappresentato con la bocca aperta, la femmina con la bocca chiusa.
Nella tradizione giapponese invece i draghi sono la rappresentazione fisica di tre divinità: il dio della pioggia, il dio del corpo delle montagne scure e il dio delle acque scure. Sono figure di grande potere, ma anche sagge, che forniscono ai mortali salute e conoscenza quando lo ritengono giusto. Essi vivono negli oceani, fiumi o laghi, ma hanno il potere di volare e regolano le nuvole e le tempeste (il fiato del drago si trasforma in nuvole, dalle quali ne scaturisce pioggia o fuoco).
Si dice che i draghi siano composti da parti di differenti animali della terra:
testa di cammello, naso di cinghiale, criniera di cavallo, squame della carpa (117 squame in totale di cui 81 Yang buono e 36 Yin cattivo), corna di cervo, occhi di coniglio (o di tigre), orecchie di toro, corpo e pancia di serpente, bocca e barbe di tigre, baffi del gambero reale, artigli dell'aquila e coda di fenice. Questi animali sono in parte animali 'positivi', in parte 'negativi', nel drago Ying e Yang si bilanciano. Il drago maschio è rappresentato con la bocca aperta, la femmina con la bocca chiusa.
Nella loro alternanza rappresentano simbolicamente il ciclo della vita: l’acqua è quell’elemento che aiuta lo spirito del cielo a scendere a terra, dove s'incarnerà nelle creature terrestri. Mentre il fuoco è la forza soprannaturale che libera lo spirito dai corpi terrestri per lasciarli risalire verso il cielo.
I significati associatogli sono di forza e saggezza che lo caratterizzano come creatura benevola. I draghi governano i venti e le piogge così come i movimenti armonici dei pianeti difendendo tutti questi elementi dalle forza negative.
In base al mito, i draghi giapponesi hanno il potere di assumere forma umana, potendo così interagire con gli esseri mortali. Alcuni imperatori giapponesi affermavano di avere draghi tra i loro antenati. Pur essendo saggi e benevoli, i draghi spesso restano indifferenti alle questioni umane, ma si dedicano alle grandi questioni dell’Universo, nondimeno essi sono in grado di portare buona fortuna agli umani che li soddisfano, in particolare i pescatori, a cui assicurano bel tempo e una ricca pesca. I draghi hanno anche il potere di portare la pioggia, aiutare i contadini e assicurare un buon raccolto.
I significati associatogli sono di forza e saggezza che lo caratterizzano come creatura benevola. I draghi governano i venti e le piogge così come i movimenti armonici dei pianeti difendendo tutti questi elementi dalle forza negative.
In base al mito, i draghi giapponesi hanno il potere di assumere forma umana, potendo così interagire con gli esseri mortali. Alcuni imperatori giapponesi affermavano di avere draghi tra i loro antenati. Pur essendo saggi e benevoli, i draghi spesso restano indifferenti alle questioni umane, ma si dedicano alle grandi questioni dell’Universo, nondimeno essi sono in grado di portare buona fortuna agli umani che li soddisfano, in particolare i pescatori, a cui assicurano bel tempo e una ricca pesca. I draghi hanno anche il potere di portare la pioggia, aiutare i contadini e assicurare un buon raccolto.